Solo una piccola riflessione, senza nessun risvolto polemico, giuro.
Dire cose scomode, in giornate di angoscia come queste, per tanti è sin troppo facile. Per altri è arduo, difficilissimo, ti fa esaminare pesi e contrappesi. Io appartengo al secondo gruppo.
Ma auspico che farsi una misera, banalissima domanda adesso, che siamo con l’acqua alla gola, ci aiuti a farci ricordare la risposta che ci daremo, che ti darai, quando la tempesta sarà passata e l’Italia (oh, quanto lo spero) sarà diventata un paese migliore. O anche meno schifoso andrebbe bene comunque…
La domanda è semplice. Se domani mattina, negli ambulatori della tua Asl, fosse disponibile per tutti il vaccino contro il Covid19 che faresti? Ti vaccineresti?
Sì. lo faremmo tutti. E manderemmo di corsa a vaccinarsi i nostri bambini e i nostri vecchi, i nostri cari e i nostri amici della palestra, e tutti i colleghi di lavoro, anche se ci stanno sulle palle, ma è meglio non rischiare. E non avere più paura.
Già. Ti vaccineresti.
E saresti in fila con me. E saremmo tanti, tutti.
E in fila con noi ci sarebbero anche i no-vax, quelli delle tastiere bollenti di qualche tempo fa. Quelli dei post urlati e degli pseudo-esperti che ora sono spariti.
Sarebbero magari in prima fila, i no-vax, per farsi vaccinare, e darebbero qualche spinta per arrivare prima.
Perché quando le prospettive si ribaltano, quando i respinti alle frontiere siamo noi italiani, quando le porte in faccia ce le chiudono a noi, quando ti fa finalmente incazzare che il senso civico latiti, quando ti accorgi di quanto un vaccino faccia la differenza tra la vita e la paura, beh, allora quelli con pochi argomenti fanno dietro front. Svaniscono come la neve al sole di questo marzo jellato che speriamo scaldi presto la nostra pellaccia.
Già. Adesso, con la paura che ti morde le budella, ti vaccineresti.
Anche se ieri avevi mille dubbi. Anche se non eri d’accordo. Anche se non sopporti le “maledette multinazionali del farmaco”.
Ricordatelo.
La prossima volta che ci sarà qualcuno così irragionevole da spargere odio e non ascolto. La prossima volta che ti chiederanno di alzare un muro, di applaudire a priori, di fare un clic senza domandare, ascoltare e ragionare.
La prossima volta chiediti come si sta dall’altra parte, con quella maledetta fottuta paura addosso…
In bocca al lupo!
#stiamoacasa
#andratuttobene
#coronavirus
Sono un giornalista, mi occupo di comunicazione e di uffici stampa.
Il comunicato stampa è alla base della strategia informativa di chi vuole fare politica, ma non solo. Se vuoi migliorare la tua comunicazione, devi scrivere dei testi efficaci ed evitare gli sbagli più comuni e fastidiosi. Questa guida di 92 pagine ti aiuterà a farlo. Clicca sui pulsanti qui sotto per averla da Amazon. Scegli tra la versione Ebook o il libro con copertina flessibile.